#ragionevolezzacontroilvirus
l’intervista a Nadia Zenato di Zenato Azienda Vitivinicola
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
Stiamo facendo incontri di formazione con alcuni collaboratori chiave per l’azienda sulla resilienza, su come affrontare il cambiamento causato da questa pandemia che ha segnato tutti noi sia a livello personale che lavorativo e che farà proprie sempre di più forme di comunicazione digitali.
Hai pensato di istituire un servizio di e-commerce aggiuntivo o di potenziarlo per l’azienda vinicola?
Abbiamo appoggiato diverse piattaforme di vendita on-line dei nostri clienti e stiamo sviluppando sito di e-commerce diretto dedicato a etichette ed annate particolari.
La cantina è rimasta aperta? Come vi siete organizzati per dare continuità all’attività?
In azienda, dopo aver preso tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza i nostri dipendenti, siamo riusciti ad assicurare continuità a tutti i lavori in campagna e in cantina per garantire l’eccellenza dei nostri vini. Questo periodo dell’anno è fondamentale per la cura delle vigne: grazie
ai grandi spazi e al lavoro all’aperto è stato più facile organizzare le distanze tra i lavoratori e abbiamo supplito alla carenza di manodopera proveniente da fuori regione, permettendo ai dipendenti di altri nostri reparti di lavorare in campagna.
Cosa hai fatto in questo periodo a casa?
Ho dedicato del tempo a me stessa, ho cucinato, impastato, sperimentato nuove ricette. E poi ho letto, ho partecipato a molti webinar e a sessioni on-line in cui ho portato la mia testimonianza. Non sono mancate le call con i nostri clienti, soprattutto esteri, per far sentire la nostra presenza.
Ed infine, mi sono dedicata alla mia altra passione oltre a quella per il vino: Nadia Zenato Jewelry, piccole creazioni che portano il segno di una famiglia e di un mondo, quello del vino, radicati nella mia anima, fondamento dei miei valori e stimolo della mia creatività.
Come pensi andrà il settore del turismo, della ristorazione e del vino e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto? Quale pensi dei tre sia quello che supererà con maggiore facilità la crisi e quale meno?
Ristorazione e vino sono sempre stati indissolubilmente legati e se negli anni passati il turismo era un importante traino per l’Horeca, da alcuni anni stiamo vedendo come l’eno-gastronomia sia diventata una leva importante nel muovere i flussi turistici. Sono molti oggi i turisti che vengono
nel nostro Paese per conoscere da vicino le nostre cantine o per fare indimenticabili esperienze gastronomiche nei nostri ristoranti.
Credo che oggi siano fortemente collegati tra loro e l’uscita dalla crisi non può che esserci con azioni integrate tra i 3 comparti.
Per riportare i turisti stranieri in Italia, serve un piano importante e strutturato che permetta una riapertura, se pur graduale, di tutto il settore del turismo a cominciare da hotel e ristoranti, e che investa sulla promozione del nostro Paese e sulle garanzie di sicurezza che offre al turista.
E su questo ci aspettiamo che possa non solo il nostro paese Italia ma l’Europa riuscire a dare sostegno a tutto il comparto del settore turistico.