#ragionevolezzacontroilvirus
l’intervista a Robert Koren, Senior Vice President EMEA Belmond
“Punteremo sull’esclusività “
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti?
In questo periodo in cui siamo costretti a stare lontani, abbiamo provveduto a creare attività di online learning, da corsi di inglese, a lezioni di vino, fino a webinar specifici sul turismo. In Belmond, abbiamo intrapreso un duplice approccio, pensato per dare supporto non solo lavorativo ma anche mirato alla vita personale dei nostri dipendenti, con training settimanali informativi su come affrontare e proteggersi dal coronavirus e fornendo, laddove richiesto, un servizio di supporto psicologico online. E’ importante per noi aiutare il team nel bilanciamento tra la vita lavorativa con quella personale e per questo abbiamo anche dedicato degli spazi mirati alla socializzazione con aperitivi virtuali online, spazi per la condivisione musicale, letteraria e culinaria fino ad arrivare agli esercizi fisici per migliorare il proprio corpo e…tempo.
Hai pensato di istituire un servizio di delivery per la cucina dell’hotel? Qualche altro servizio o hai totalmente chiuso l’hotel?
Lo abbiamo pensato ma dato che i nostri hotel italiani sono stagionali, le cucine erano chiuse da novembre e sarebbe stato complicato aprirle.
Cosa farai a casa ora che hai più tempo?
Ci sono stati momenti in cui ho lavorato anche 7 giorni alla settimana per gestire la prima parte della crisi e strutturare un piano strategico per la ripresa. Tendo inoltre, per natura, a lavorare su piani motivazionali per il mio team con un approccio innovativo e stimolante. Devo dire però che durante il fine settimana mi dedico alla famiglia e insieme mettiamo in pratica ricette nuove. Due domeniche fa è stato il turno dei ravioli, la scorsa degli gnocchi al pomodoro.
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
Io stesso, da australiano, anche dopo trent’anni in Italia, vengo attratto dalla bellezza e genuinità dell’ospitalità locale, cosi unica nel suo genere. L’Italia offre storia, cultura, arte. Offre il sogno. Che per moltissimi si traduce nel piacere di una tavola, del mangiare e bere bene in un ambiente unico nel suo genere. All’estero vorrei dire che i nostri alberghi sono i portavoce di questa ospitalità perché offrono altissimi servizi in contesti dalla bellezza incomparabile. Mai come ora sento di dire che in futuro ci focalizzeremo su esperienze di ospitalità esclusiva (come nella nostra dimora privata Villa Margherita a Ravello) e su diverse attività all’aria aperta. Dalla cena sul tavolo incantato nel bosco a Belmond Castello di Casole (Toscana, Casole d’Elsa), al Tavolo Krug con vista della costiera amalfitana al Belmond Hotel Caruso, alla cena con i piedi in acqua sulla spiaggia privata al Belmond Villa Sant’Andrea di Taormina. L’Italia è l’emblema perfetto e inconfondibile del buon vivere, il luogo dove il senso profondo di ospitalità si lega a destinazioni da favola, creando un portafoglio d’emozioni unico.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto nei vostri hotel?
Voglio dire che noi ci siamo. Purtroppo siamo stati il primo Paese ad affrontare la pandemia e quindi i primi a dare un esempio di buon comportamento e rispetto delle regole. Saremo i primi in Europa a doverne gestire meticolosamente l’uscita per evitare ricadute che porterebbero a danni inenarrabili al nostro sistema turistico. Per questo stiamo studiando tanti programmi per mantenere il contatto con il cliente in questa fase: da video girati in casa da Chefs e Barmen, a condivisioni di hobby da parte di nostri dipendenti inviati in formato video ai nostri clienti lontani (ricette, brindisi, canzoni) perché vogliamo già da ora far vedere che ci siamo. E ci saremo anche dopo, quando apriranno i confini e gli aeroporti, con iniziative mirate a unire tutte le nostre regioni in un unico messaggio che è dedicato all’intero Paese. Facciamo di tutto per mantenere l’anima del brand viva anche in queste situazioni attraverso i social media, con la stampa, con webinars dedicati agli agenti di viaggio stranieri che chiedono tantissime e continue informazioni sulla nostra situazione. Figuriamoci quando potremmo riaprire effettivamente le nostre porte, cosa succederà. Sempre con gran attenzione, ma anche con l’innato entusiasmo che ci contraddistingue, ci saremo.
Come pensi andrà il settore del turismo e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto?
Io credo che il turismo avrà una fortissima fase di rinascimento dopo ciò che è successo prima di tutti gli altri Paesi. Chiaramente il settore turistico ha subito un durissimo colpo in questi mesi, quindi la ripresa sarà monitorata e lunga. A mio parere, visto che il mercato italiano tendenzialmente inizierà a viaggiare per primo all’interno del Paese, ci sarà una graduale ma potente riscoperta delle destinazioni marine e naturalistiche. Noi stiamo già lavorando su una campagna promozionale che lanceremo a maggio su tutti i nostri canali, diretta all’Italia e ai mercati esteri ma sicuramente avremo bisogno di un supporto governativo per agevolare i dipendenti stagionali e annuali di alberghi che si trovano in ingenti difficoltà visto il periodo lavorativo assai ridotto. Il mio appello va all’Europa stessa che dovrebbe affrontare l’incentivazione turistica verso la comunità, considerando quanto il turismo influisca sul PIL dei vari Paesi.