#ragionevolezzacontroilvirus
Paola Goppion
“Rialzeremo la testa”
Di Camilla Rocca
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
In un mondo del quale vedevamo solo carenze risolvibili, trend da rincorrere, aspetti fiscali da inseguire è arrivata l’unica cosa che nessuno di noi avrebbe mai potuto prevedere. Una malattia che sopra ogni cosa decide di noi, senza lasciarci nessuna possibilità di interagire. La cosa più importante per noi è stato proteggere noi stessi, le nostre famiglie, l’azienda e ogni altro aspetto della nostra vita. Sono scattati immediatamente tutti i controlli necessari, che già comunque avevamo posto in essere. Non abbiamo pensato alla formazione, quanto piuttosto alla conservazione, anche se, mi creda, un evento così violento che impatta duramente su tutti i fronti, quello umano prima di tutto, istruisce e allena al non previsto.
Hai pensato di istituire un servizio di e-commerce aggiuntivo o di potenziarlo? In ogni caso siete ancora aperti?
Siamo aperti perché siamo produttori alimentari, anche se il personale presente in azienda è stato ridotto, per non avere locali affollati e per rispettare le norme di sicurezza necessarie. Dove possibile, ci siamo organizzati con lo smart working, per mandare avanti le tante incombenze dovute alla gestione. I bar però sono chiusi, e questo è un problema per tutti coloro che non possono lavorare e che, come noi, vedono un futuro sospeso.
Stiamo diventando però più attivi con il nostro shop on line: le persone infatti acquistano da casa, visto che non possono uscire. Sono in arrivo anche due promozioni, per dare a tutti l’occasione di conoscere il nostro caffè.
Stiamo diventando però più attivi con il nostro shop on line: le persone infatti acquistano da casa, visto che non possono uscire. Sono in arrivo anche due promozioni, per dare a tutti l’occasione di conoscere il nostro caffè.
Come siete organizzati per dare continuità all’attività?
Come detto prima, stiamo continuando a lavorare rispettando tutte le norme di sicurezza e, dove possibile, in modalità smart working.
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana? Esportate anche all’estero o la maggior parte del vostro fatturato è in Italia? Che messaggio vuoi inviare al mondo sull’Italia?
La maggior parte del nostro fatturato è fatto in Italia. É però all’estero che stiamo crescendo, dove siamo apprezzati per il nostro modo di scegliere e di fare caffè, per essere sempre attuali e moderni con un’offerta. Ospitalità italiana, per me, coincide con gusto italiano: penso alle nostre diversità, che sono però unicità. Ogni regione infatti ha il suo sapore, la sua tipicità. Mai come in questo momento mi sono sentita fiera di essere cittadina italiana e di poter proteggere ed esaltare la nostra storia e il nostro Made in Italy, o meglio il nostro Made of Italy.
Come pensi andrà il settore della ristorazione e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto?
Non lo so, ma sono sicura che rialzeremo la testa, per dovere e con nuovo entusiasmo.
Non lo so, ma sono sicura che rialzeremo la testa, per dovere e con nuovo entusiasmo.