L’edizione 2022 della Rossa conferma i nove macarons allo chef Enrico Bartolini che, al momento, ha all’attivo sette ristoranti in Italia (oltre a due locali a Hong Kong e due consulenze a Dubai e Abu Dhabi): oltre al tre stelle Michelin Ristorante Enrico Bartolini al Mudec-Museo delle Culture di Milano, l’unico tristellato nel capoluogo meneghino, il due stelle Glam nel Palazzo Venart di Venezia, e gli unistellati Casual Ristorante di Bergamo (in Città Alta), La Trattoria Enrico Bartolini presso L’Andana Resort a Castiglione della Pescaia (GR), la Locanda del Sant’Uffizio nel Relais Sant’Uffizio a Cioccaro di Penango (AT) e il Poggio Rosso al Borgo San Felice Relais & Chateaux di Castelnuovo Berardenga (SI).
“Sono molto grato a Michelin per queste conferme”, ha commentato Enrico Bartolini, “che arrivano al termine di un anno non facile e parecchio impegnativo, in particolare per il mondo della ristorazione. Non posso che condividere questo risultato con tutto il mio team, da Milano a Venezia al Monferrato, passando per Bergamo, la Maremma e il Chianti, per la passione e la professionalità che quotidianamente esprimono nel loro lavoro. Un grazie va anche ai nostri ospiti che con i loro stimoli ci aiutano a migliorare e a crescere sempre di più”.
Un palmarès d’eccezione
Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto: i sei ristoranti stellati firmati Enrico Bartolini esprimono e incarnano una precisa filosofia, un metodo di pensiero e di lavoro che si fonda sulla valorizzazione del territorio, della biodiversità e del talento delle persone: “Ogni ristorante è in un contesto speciale e ha delle peculiarità che nascono non solo dal luogo ‘geografico’ ma anche dalla personalità delle persone che lo conducono”, ha aggiunto lo chef toscano. “Venezia ha una storia e delle caratteristiche che la rendono diversa dal Chianti, dalla Maremma, dal Monferrato, da Bergamo Alta e da Milano. Ciò che cerchiamo di fare in ognuno dei nostri ristoranti è una cucina che sia anzitutto buona, ma anche contemporanea e fedele al territorio che vogliamo raccontare”.
Il palmarès di Bartolini è, dunque, un mosaico che si compone di vari tasselli, i resident chef che esprimono, attraverso le loro differenti personalità, il pensiero gastronomico di qualità, tradizione e arte dell’accoglienza condiviso con Bartolini: da Donato Ascani del Glam di Venezia a Davide Boglioli executive chef del ristorante al Mudec, da Gabriele Boffa del Sant’Uffizio a Bruno Cossio de La Trattoria de L’Andana, da Marco Galtarossa del Casual di Bergamo in Città Alta a Juan Quintero del Poggio Rosso in Chianti.
A completare la mappa dei ristoranti che portano la sua firma, l’ultimo progetto dello chef Bartolini: Anima, il ristorante fine dining aperto a fine maggio all’interno dell’hotel Milano Verticale | UNA Esperienze di Milano e da poco più di un mese affidato alle cure del pugliese Michele Cobuzzi.