Dalla origini garibaldine al made in Italy contemporaneo: nasce così Savoia Americano, vino aperitivo che rappresenta l’Italia, e condensa la sua storia. Parto della mente di Giuseppe Gallo, esperto nel settore del beverage a livello internazionale, Savoia Americano ha le sue radici nella storia del Belpaese e in quella della tradizione liquoristica, proiettandosi nel futuro dell’aperitivo moderno. Un vino aromatizzato audace, un amaro dolce raffinato, che riscopre la categoria del vermouth al bitter, detto appunto “americano”, facendo appello ai cocktail più diffusi che si bevevano negli USA a inizio Novecento e ai classici italiani come l’Americano, il Negroni, lo Spritz, il Garibaldi e il Manhattan.
Presentato in un tempio della ristorazione milanese, il Savini in Galleria Vittorio Emanuele, Savoia Americano unisce la tradizione del Vermouth di Torino e del Bitter meneghino, con il tocco del Marsala Fine DOC di Sicilia. Un punto di mezzo tra il Bitter e il Vermouth, un aperitivo e allo stesso tempo una base definitiva per un’infinità di cocktail, classici e non solo, anche per quelli a bassa gradazione: 18.6% Abv. Un numero simbolico, che richiama la data della riunificazione italiana: il 1861.
Un po’ di storia
La categoria degli americani (“amaricanti”), originariamente creata da cantine e distillatori italiani per l’esportazione oltreoceano, nasceva proprio per soddisfare la richiesta dei bar negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, dove si mescolavano a gin o whisky per preparare i “cok-tail”, così come si scriveva originariamente. Savoia Americano si ispira alla ricetta autentica del “Bitter di Milano” che risale al 1897 circa, ma è il primo del suo genere a utilizzare il vino DOC Marsala Fine Siciliano, inoltre l’unico aperitivo vegan 100% che usa il betacarotene per ottenere il suo colore rosso granato; attenzione anche all’esigenza di ridurre le calorie: contiene soltanto il 17% di zucchero per litro, molto meno rispetto ad altri amari rossi o vermouth sul mercato.
Savoia è realizzato con ingredienti italiani. Vino bianco Ugni blanc (trebbiano) miscelato con Vino Marsala Fine DOC, invecchiato in botte di quercia per 14 mesi. L’aroma è una ricca miscela di arancia amara, genziana, con sentori di angelica, rabarbaro e legno di quassia oltre al bergamotto IGP e altri agrumi; il cardamomo bianco, la cannella e lo zenzero aggiungono equilibrio e dolci toni speziati, oltre alla presenza di vaniglia del Madagascar e uva passa siciliana. Sfruttando l’antico procedimento che i produttori di vermouth praticavano nella Torino dell’800, Savoia Americano è prodotto in una storica distilleria artigianale della capitale piemontese.
Da Torino a Marsala
Il nome Savoia è un riconoscimento a Torino, così come la forma squadrata della bottiglia richiama il simbolo della città: la Mole Antonelliana. L’ex capitale sabauda, la prima dopo l’Unità, è anche la patria della liquoristica italiana. In questo vino aperitivo è racchiusa la storia dell’unificazione nazionale: Giuseppe Garibaldi con i suoi Mille è partito dal Nord, da Quarto in Liguria, per arrivare al Sud, in Sicilia. Sui galeoni i marinai portavano con sé botti piene di vermouth, le stesse botti che in Sicilia venivano poi riempite di Marsala, dando origine a quel gusto unico che Giuseppe Gallo ha voluto ricreare con il suo vino aperitivo. Vincitore dell’International Ambassador of the Year e di prestigiosi premi nel settore delle bevande, Tales Of The Cocktail’s Spirited Awards nel 2014, nel settembre 2016 Gallo ha creato Italicus Rosolio di Bergamotto, una categoria aperitivo dimenticata, che ha vinto innumerevoli premi di settore dal suo lancio. Nel 2019, Giuseppe ha lanciato il Roma Bar Show, il primo cocktail festival internazionale in assoluto nel paese. Il compito di distribuire Savoia Americano è affidato a FINE SPIRITS Italia. Paolo Gargano, ceo dell’azienda, commenta: “Come genovesi e ambasciatori di eccellenze siamo orgogliosi di far parte di questa nuova storia da scrivere assieme a Giuseppe Gallo per celebrare l’unione delle diversità del nostro straordinario territorio culturale.
Come gustarlo al meglio
Agli amanti del bere bene può bastare una spruzzata di soda a due misure di Savoia Americano con ghiaccio per gustare un classico cocktail Americano, o aggiungere una misura di gin a due misure di Savoia Americano per fare un Negroni. I fedeli allo Spritz, invece, possono semplicemente aggiungere una dose generosa di Savoia Americano con Prosecco o spumante; mentre i più creativi sfrutteranno la base del Marsala per ottenere un sapore meravigliosamente complesso e raffinato nel bicchiere. Come per la bottiglia di Italicus Rosolio di Bergamotto, Stranger & Stranger ha disegnato le linee dell’elegante bottiglia da 500ml di Savoia Americano; la forma squadrata, da tenere rigorosamente coricata in frigorifero per essere sempre pronta da stappare. Nell’etichetta è immancabile il richiamo allo stile italiano, con un’impronta legata alla sostenibilità: il tappo lavorato è ricavato da trucioli di botti di rovere. Realizzato con una miscela di 27 botaniche, Savoia Americano è un bitter rosso vegan friendly perché anche il suo colore non è originato dalla cocciniglia ma da ingredienti di origine vegetale (patata rossa e betacarotene).
L’AMERICANO SAVOIA
2 parti di SAVOIA Americano
4-5 cubetti di ghiaccio
soda
3 chicchi d’uva
SAVOIA GARIBALDI
2 parti di SAVOIA Americano
2 parti di spremuta d’arancia
4-5 cubetti di ghiaccio
Uno spicchio d’arancia
SAVOIA SPRITZ
2 parti di SAVOIA Americano
2 parti di prosecco
3 chicchi d’uva
SAVOIA NEGRONI
2 parti di SAVOIA Americano
1 parte di London Dry Gin
4-5 cubetti di ghiaccio
3 chicchi d’uva
SAVOIA MANHATTAN
2 parti di SAVOIA Americano
1 parte di Rye whiskey o Bourbon whiskey
3 amarene