#ragionevolezzacontroilvirus
l’intervista a Elena Moschetta di BiancaVigna
di Camilla Rocca
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
Durante il lockdown i webinar e corsi gratuiti sul web sono stati offerti in modo copioso. Ho suggerito al personale a casa alcuni webinar di settore davvero ben organizzati e ricchi di molti spunti come quelli tenuti dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, sia su temi specifici tecnici come la spollonatura e malattie ad es. la flavescenza dorata rivolti ai tecnici, che temi rivolti ai commerciali con l’importante e istruttivo apporto della società SWG, o con altri attori del sistema ad es. sul tema dell’e-commerce. Ve ne erano parecchi poi delle varie testate giornalistiche molto utili e interessanti: un risvolto positivo dell’emergenza è sicuramente stato che per un certo periodo si è potuto ricavare del tempo per la formazione e il confronto con i colleghi.
Hai pensato di istituire un servizio di e-commerce aggiuntivo o di potenziarlo per l’azienda vinicola?
L’ azienda prima dell’emergenza sanitaria era presente su alcune piattaforme e-commerce ma con piccoli numeri. Durante la chiusura c’ è stata la richiesta e l’interesse di molti consumatori privati rispetto a prima interessati all’acquisto diretto, pertanto stiamo ora valutando la partecipazione ad alcuni marketplace e l’apertura di un e-commerce aziendale. L’emergenza ha permesso di vedere questo canale con occhi diversi, è come se si fosse squarciato il velo che offuscava la vista di un canale di vendita che può affiancarsi senza togliere nulla di legittimo ai canali che sempre si sono distinti per serietà e competenza. Semplicemente è un modo nuovo di cui abbiamo potuto finalmente apprezzare le potenzialità. Ciò non toglie che i canali tradizionali per dei prodotti come il vino che molto spesso hanno bisogno di un racconto e di una spiegazione delle caratteristiche organolettiche e di percezione rimanga il principale.
La cantina è rimasta aperta ? Come vi siete organizzati per dare continuità all’attività?
La cantina è rimasta chiusa per un periodo in quanto l’azienda opera quasi esclusivamente nel settore ho.re.ca.: nessun ordine né dall’Italia né all’estero e tutti i dipendenti in cassa integrazione tranne quelli impegnati in vigna (la natura non si è fermata, per fortuna). Con l’arrivo di qualche timido ordine dall’estero l’attività è ripresa anche perché le operazioni di cantina erano comunque incombenti indipendentemente dalla vendita. In modo concomitante è ripresa l’attività parziale degli uffici per i tanti adempimenti burocratici che non si sono interrotti.
Cosa hai fatto in questo periodo a casa?
A casa sono rimasta poco, giusto una settimana: ammetto di essere stata privilegiata. Vivo nelle splendide colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG che dallo scorso anno sono patrimonio dell’Unesco. Ho potuto godere di piccole passeggiate all’interno della vigna di famiglia dove vivo e apprezzare giorno dopo giorno il rifiorire della natura. Poi però la burocrazia e le attività di cantina hanno chiamato e sono rientrata in azienda.
Comunque in questo periodo sono diventato un esperto di video con montaggi, modifiche audio e titoli
Beh….. non proprio, ma ammetto di aver progredito nell’utilizzo della tecnologia. Ho apprezzato tantissimo alcune sessioni formative e webinar che fino a qualche mese fa sembrava impossibile svolgere se non in presenza
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
Gli stranieri adorano il Bel Paese: direi loro di continuare a visitarlo in lungo e in largo. Su molte fonti autorevoli si cita che l’Italia possegga oltre il 70% del patrimonio artistico culturale del mondo. Se a questo ci affianchiamo altre bellezze naturali del paesaggio come quella della ns zona patrimonio dell’Unesco uno straniero ha la possibilità di visitare e vivere una vacanza ricchissima da tantissimi punti di vista. E con molta professionalità e sicurezza. Proprio la scorsa settimana ero a Venezia: la città è splendida in questo periodo dell’anno e poter godere ora del fatto che ci siano poche persone in visita è un’opportunità da cogliere e infatti sono già molte le testate giornalistiche straniere che hanno lanciato l’invito.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto per voi?
Mi riaggancio al messaggio sopra: l’Italia possiede il più alto patrimonio di varietà autoctone di vino. Venite in Italia: rimarrete impressionati dalla bellezza del patrimonio artistico culturale presenti nei più piccoli borghi e paesini e incantati dal territorio e berrete del vino che si può produrre solo in Italia e in nessun’altra parte del mondo
Come pensi andrà il settore del turismo, della ristorazione e del vino e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto? Quale pensi dei tre sia quello che supererà con maggiore facilità la crisi e quale meno?
Il turismo è il settore davvero più penalizzato. Dal mio punto di vista si tratta di far vedere grande professionalità nell’attenzione e cura della sicurezza nei luoghi e verso le persone. Forse potrebbero aiutare delle campagne pubblicitarie, ma sarà difficile vincere la diffidenza delle persone. Pertanto credo che molto potrà fare trovare delle cure adeguate senza dover attendere il vaccino perché il comparto rischierebbe davvero grandi perdite. Ristorazione e vino sono per buona parte legati al turismo e quindi ne risentiranno di conseguenza.