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L’intervista a Cristina Brizzolari di Riso Buono
“Tutelare il Made in Italy”
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
Attualmente abbiamo ridotto al minimo il nostro orario di lavoro, mentre l’attività nei campi va avanti in modo regolare. Fin dai primi giorni mettiamo in primo piano la sicurezza dei dipendenti e dei nostri clienti, investendo in formazione, adottando i dispositivi di protezione Individuale.
Hai pensato di istituire un servizio di delivery? Pensi di rivoluzionare la tua azienda alla ripartenza o pensi di mantenere tutto come prima?
Abbiamo un paio di siti on-line che garantiscono la consegna dei nostri prodotti su tutta Italia e all’estero. Siamo una piccola azienda artigianale che terra sempre gli occhi puntati sulla qualità non cambieremo o abbassammo i nostri standard produttivi ma anzi ricercheremo sempre il meglio per l’ambiente.
Siete chiusi o puoi andare in azienda? Cosa farai a casa se la vostra vita lavorativa è un po’ rallentata?
Io purtroppo vivendo a Roma con la famiglia non riesco ad andare in azienda e avendo il rischio di non riuscire a tornare a casa , gestisco tutto a distanza con video dei lavori nei campi e smart working, mi manca molto il contatto con la terra.
Cosa vorresti dire all’estero sui prodotti italiani?
Che d’ Italia ce n’è una sola e che il Made in Italy va tutelato in tutto e per tutto , siamo un patrimonio fondamentale per l’umanità siamo il paese con al maggiore biodiversità al mondo.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza dei prodotti italiani (li importi anche all’estero o solo in Italia)? Pensi si applicherà una politica di protezionismo nel futuro?
Il 40% della nostra produzione viene venduto all’estero e per la maggioranza negli States, un Paese che adora i prodotti Italiani: se si fa qualità con i giusti standard di produzione si riesce sicuramente a conquistare il cuore degli americani.