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La risposta di Sonu Shivdasani di Soneva all’emergenza mondiale
Come reagisce Il prestigioso brand dell’ospitalità orientale al post Covid? Ce lo racconta Sonu Shivdasani, fondatore, in un’intervista esclusiva
di Alberto P.Schieppati
Il fascino, l’esclusività, le bellezze naturali e la magia dei luoghi,combinati alla cultura della sostenibilità. Ma vissuta in chiave di gratificazione, senza indulgere ad alcuna ansia “punitiva”. Insieme a un’offerta di ristorazione improntata a un fine dining di elevatissima qualità, con un repertorio incredibile di offerta di cucine internazionali, asiatiche, occidentali, nazionali e persino microterritoriali. Questo è Soneva Fushi, adagiato nell’atollo di Baa, il più incantevole delle Maldive. Ma lo sono anche Soneva Kiri, sempre nell’arcipelago maldiviano, e Soneva Jani, in Thailandia, dove il format del “lusso sostenibile”, nato dalla genialità di Sonu Shivdasani, indiano con background da perfetto “Londoner”, ha esteso la propria orbita. Un format improntato totalmente alla sostenibilità, diventata negli ultimi anni l’unica frontiera possibile per la sopravvivenza dell’ambiente, oltre che per la “rinascita interiore” dell’essere umano, vessato da stress, inquinamento ed egoismi sociali. Soneva significa innanzitutto rispetto estremo per l’ambiente, cultura dell’altro e della ecosostenibilità, a partire dal recupero dei materiali e dalla cultura dell’antispreco, accompagnata ai piaceri della vita, ovvero: un’offerta di ristorazione incomparabile, ville esclusive in una immensa foresta naturale, mobilità ciclabile all’interno dell’isola o, ancora meglio, pedonale, all’insegna del motto “No news, no shoes “…ovvero completamente scalzi. Uno staff di professionisti unico al mondo per empatia, cultura e formazione professionale, al servizio totale del cliente, chiude il cerchio e fa di Soneva Fushi un’icona assoluta di ospitalità luxury a livello mondiale. Per questo, in piena post emergenza Covid-19, abbiamo voluto chiedere a Sonu Shivdasani in che modo, insieme alla moglie Eva Malstrøm, sta affrontando l’emergenza mondiale generata dalla pandemia.
L’emergenza Covid-19 ha letteralmente messo in ginocchio il settore dell’ospitalità, a livello globale. Qual è il vostro punto di vista? Cosa cambierà?
La crisi che il mondo sta attraversando ha paradossalmente consentito a molte persone di fare una pausa seppur forzata e di ripensare ai valori veri dell’esistenza e all’importanza delle loro priorità. Ho la sensazione che la gran parte di chi viaggia con destinazioni intercontinentali diventerà molto più avveduta e più attenta alla propria salute, più rispettosa della natura e dell’ambiente e persino più sensibile nel capire le grandi sfide del pianeta.
La nostra proposta, come è noto, è di proporre vacanze all’insegna del concetto di Slowlife, un concetto in cui noi di Soneva crediamo molto. La nostra brand proposition è “ Ispirare ritmi di vita in cui prevalgano esperienze uniche”. Credo che i nostri ospiti troveranno sempre più intrigante questa nostra idea, che poi ė il nostro stile di vita e modello di ospitalità.
Già dalle prossime settimane di questa primavera 2020, entreremo in un periodo sempre più difficile, di grande declino economico mondiale. Ma, nonostante questo dato di fatto, credo che molti consumatori saranno disponibili a spendere anche qualcosa in più pur di vivere esperienze uniche, capitalizzando le proprie scelte, selezionando sulla base di priorità, all’insegna della valorizzazione dell’esperienza fatta. Che dovrà essere speciale e unica.
Quando tutto tornerà normale, che cosa farete per sottolineare la vostra diversità dalle altre proposte di ospitalità e vacanza?
Bella domanda. Non sarà certo semplice… Noi sappiamo già da tempo di proporre forme di ospitalità completamente differenti dal resto dell’offerta, anche di fascia alta. Ma non basta, perché la crisi globale, e la recessione che ne seguirà, renderà ancora più difficile potersi permettere questa diversità. Ma abbiamo qualche vantaggio in più rispetto agli altri, a cominciare da un vantaggio strategico e competitivo, ovvero che noi di Soneva siamo contemporaneamente proprietari e operatori nelle nostre strutture alberghiere. Il che equivale a : flessibilità, rapidità delle decisioni, velocità degli interventi strategici, strutturali e logistici. Noi siamo direttamente coinvolti nella conduzione delle strutture e la nostra agilità è fondamentale. Da nessun altra parte al mondo i nostri ospiti trovano una realtà simile, in cui la centralità degli obiettivi è condivisa.
Qual è il vostro pensiero sul rapporto fra salute e wellness?
L’umanità dovrebbe essere senza dubbio più preparata oggi a combattere i virus rispetto cent’anni fa. Oggi beneficiamo del progresso della scienza, dello sviluppo della ricerca medica e tecnologica, che ha registrato negli anni scoperte importanti in materia farmacologica. Sfortunatamente però, se da un lato l’umanità ha goduto dei progressi della scienza, al tempo stesso abbiamo indebolito le nostre capacità immunitarie. Stili di vita con alimentazioni spesso eccessive quanto a contenuto di grassi e di componenti chimiche hanno reso più fragile l’uomo. L’inquinamento ambientale ha fatto il resto. Ed è bastato un virus tanto sconosciuto quanto cattivo a mettere in ginocchio il mondo.
La difesa della salute e dell’ambiente sembra essere uno dei punti fondamentali della “Soneva culture”…
A Soneva la nostra cura principale è verso l’ospite. I nostri pensieri sono sempre rivolti all’ambiente e alla necessità di offrire spazi sicuri e godibili, esteticamente e spiritualmente. Le nostre ville sono luminose, asciutte e ben areate. Abbiamo concepito e progettato le nostre ville perché possano godere di una ventilazione naturale, che non comporta necessariamente l’utilizzo dell’aria condizionata, che pure è presente in tutti gli appartamenti. Ogni Villa offre la possibilità di godere totalmente della natura, grazie a una progettazione degli spazi che prevede la possibilità di ammirare da ogni stanza il paesaggio esterno, spiaggia antistante, oceano, cielo. Natura assoluta. Panorami mozzafiato. Serenità dell’anima. Cibo naturale. Alta qualità dell’offerta food. Varietà di proposte. Niente altro. Noi di Soneva abbiamo fatto una scelta di vita ben definita e la proponiamo ai nostri ospiti, a cominciare dalla proposta di utilizzare meno possibile Wi Fi, che grazie a un semplice bottone può essere disinserito, per esempio, durante la notte. Questo è fondamentale per garantire a se stessi un riposo notturno adeguato.
Cosa offrirete agli ospiti durante il periodo di post emergenza legata al Covid-19, quando tutto tornerà normale?
Proponiamo modalità diverse di “assistenza” all’ospite segnato interiormente da mesi di lockdown…. Dalle meditazioni quotidiane con Pavan, il nostro esperto di Yoga, fino all’assistenza del nostro psicologo, il dottor Martin Lloyd Elliott, un luminare nel suo campo, operativo in Inghilterra ma sempre presente a Soneva Fushi in questo periodo, fino ancora a trattamenti quotidiani di medicina Ayurvedica, destinati a rafforzare le difese immunitarie e a rasserenare lo spirito, piegato da mesi difficili e prospettive complesse… A queste “coccole” rigeneranti va aggiunta l’intensa attività della nostra Spa, che aggiunge serenità al corpo e allo spirito, nel rispetto delle normative di legge. Il resto dell’offerta di Soneva è patrimonio tradizionale della nostra cultura dell’ospitalità, che prevede oltre dieci diversi ristoranti con spazi adeguati al bisogno di libertà e distanziamento, oltre che dotati di un’offerta food diversificata, regionale, sia asiatica che internazionale. Plus che fanno di Soneva una delle mete gourmet più ambite al mondo.