#ragionevolezzacontroilvirus
Michelangelo Mammoliti
La Madernassa pronta ad ospitare
Lo chef due stelle Michelin racconta a Bartù le proprie riflessioni sul lockdown e la imminente ripartenza
di Alberto P.Schieppati
Ritieni credibile che il Governo attui delle misure concrete a salvaguardia della ristorazione?
Credo, o meglio, mi auguro, che il Governo stia facendo gli sforzi necessari per poter aiutare gran parte di noi. Sicuramente non è semplice gestire questa emergenza e spero che tutti potremo ricevere, alla fine, un aiuto concreto. Il primo grande passo è quello di mettere a punto i test necessari per verificare la positività al Covid-19 e distribuirli. Mi aspetto che ciò venga fatto prima di tutto per assicurare la salute delle persone e poi per riuscire a ripartire con più sicurezza.
In attesa di riaprire, stai organizzando qualche attività di formazione con i tuoi collaboratori?
Con la mia brigata mi sento costantemente, ogni settimana. Mi preoccupo di sapere come stanno i ragazzi e le rispettive famiglie. Facciamo delle videochiamate e chiacchieriamo del nostro orto e delle piante che potremmo piantarci, anche in quello casalingo. Chiedo ai miei ragazzi di fare anche delle video-ricette che poi posto sui social, in modo da motivarli a distanza. Cerchiamo di tenerci impegnati, per non far fermare la nostra creatività. In pasticceria stiamo approfondendo il mondo vegetale, il nostro sommelier sta studiando nuovi abbinamenti e stiamo cercando nuove idee per il servizio, in linea con quelle che saranno le misure di distanziamento sociale.
In queste settimane, hai pensato di istituire un servizio di delivery?
Abbiamo valutato questa soluzione, ma per il momento abbiamo deciso di non adottarla: non è così automatico avere un bacino di utenza, a livello locale, che avrebbe potuto esprimere una domanda in tal senso…
Come hai occupato e occupi il tuo tempo durante il lockdown?
A casa passo il tempo con Simona, la mia compagna. Chiacchieriamo sul futuro, sul nostro futuro, a settembre ci sposiamo e siamo positivi. Dobbiamo esserlo. Cerco nuovi stimoli ogni giorno, rifletto sui punti da migliorare al ristorante, leggo e faccio esercizi a corpo libero. Vado in bicicletta, ma in casa, sui rulli, aspettando di poter andare quanto prima a fare un giro sulle mie montagne. Cuciniamo insieme, cerchiamo di mangiare in modo sano e di tenerci in forma, praticando attività fisica.
Cosa vorresti dire all’estero sulla cucina italiana?
Nel mondo la cucina italiana è considerata una delle migliori al mondo e siamo un popolo che riesce a trovare sempre una soluzione nelle grandi emergenze. La nostra è una cucina conviviale che ha bisogno di un pubblico italiano e internazionale e credo che dovremo affrontare la paura del virus imparando a conviverci. Bisognerà ritrovare quella normale tranquillità di sempre, che ci potrà però essere garantita solo seguendo tutte le precauzioni del caso, questo l’unico modo per poter tornare a viaggiare e vivere come abbiamo sempre fatto.
Che messaggio vuoi inviare alla clientela internazionale, considerata anche l’importanza che gli stranieri hanno sempre avuto per il business della Madernassa?
In questo momento voglio dare un grande messaggio di positività. Dobbiamo rimanere, per quanto possibile, sereni e aspettare di avere il via libera per tornare a godere dei nostri spazi, vivere delle nostre passioni e coltivare i nostri sogni. A Guarene, nel nostro ristorante abbiamo tutto lo spazio necessario per ospitarvi e per regalarvi nuove e straordinarie esperienze, rispettando le norme di sicurezza e le distanze “sociali”. Non vediamo l’ora di poter tornare ad accogliervi.