#ragionevolezzacontroilvirus
Michele De Meo direttore del Regio Hotel di Manfredonia
“L’Italia si riprenderà”
Intervista a cura di Camilla Rocca
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti?
Inizialmente si, abbiamo pensato di mettere su dei moduli formativi in materia di marketing e di revenue management alberghiero ma eravamo nella prima fase del periodo emergenza e quindi con un minimo di camere e un’attività più o meno regolare. Abbiamo messo a punto o meglio tarato il nostro CRM con formazione on line con la nostra società di software. Ma dopo l’emanazione del secondo e terzo decreto abbiamo cambiato assetto all’organizzazione del personale al fine di adeguarci alle disposizioni vigenti.
Hai pensato di istituire un servizio di delivery per la cucina dell’hotel? Qualche altro servizio o hai totalmente chiuso l’hotel?
Assolutamente no perchè abbiamo azzerato le nostre presenze in hotel nonostante continuiamo a tenerlo aperto. Abbiamo chiuso purtroppo il nostro centro benessere da poco inaugurato e subito dopo il ristorante lasciando a casa il personale di sala e cucina. Non abbiamo deciso di chiudere l’hotel sia per garantire a qualche viaggiatore ospitalità ma anche perchè stiamo finendo di ammodernare le camere e quindi abbiamo la manutenzione attiva. Un hotel non è un appartamento non si può chiudere da oggi a domani senza considerare che parliamo di una struttura ricettiva che si estende su una superficie di 12 ettari. Nel frattempo abbiamo il nostro booking attivo che sta aggiornando le disponibilità giorno dopo giorno registrando tutte le cancellazioni che arrivano ad oggi fino a fine maggio.
Cosa farai a casa ora che hai più tempo?
Purtroppo non resto a casa per via dell’hotel aperto e sovraintendo i lavori di manutenzione oltre che iniziare a pensare a quale migliore marketing mix attuare per ripartire nel miglior modo possibile.
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
l’Italia è il paese più ospitale del mondo è inutile negarlo. Dovremmo esserne tutti molto più convinti assumendo questa consapevolezza. Nonostante i nostri limiti siamo il paese che vanta di avere il 70% del patrimonio culturale mondiale e per questo motivo l’Italia resterà sempre il Bel Paese, Oggi più che mai mancheremo ai nostri clienti d’oltre oceano ma anche al resto d’Europa che nonostante l’austerità mostrata ama la nostra nazione. Prendetevi qualche mese di pausa e lasciatevi questa volta contagiare dalla nostra bellezza.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto nei vostri hotel?
Considerato il limite temporale del viaggiatore italiano caratterizzato da viaggi short break e vacanze estive “mare” nei soli mesi di luglio e agosto oggi venendo meno il turista straniero avremo sicuramente una grande perdita di fatturato. Purtroppo ci saranno delle nazioni che ripartiranno subito anche perchè collegate meglio con il nostro paese oltre che in ordine cronologico la loro emergenza finirà subito dopo la nostra. Il problema più grande si pone per i viaggi di lungo raggio che a mio avviso non ripartiranno prima del prossimo autunno. Sicuramente il COVID19 ha modificato la geografia del turismo. In ultimo voglio affermare che questa loro assenza farà nascere ancora di più la voglia d’Italia e quindi avremo delle controtendenze appena ci sarà la possibilità di riprendere a volare.
Come pensi andrà il settore del turismo e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto?
Il turismo a mio avviso è il settore che più degli altri comparti risentirà della crisi COVID 19 perchè a differenza degli altri non ha magazzino e quindi le camere non vendute sono perse per sempre. E’ il settore che in maniera trasversale coinvolge tutti quindi serve una particolare attenzione mediante il riconoscimento di un credito d’imposta per le assunzioni stagionale che visto il calo di fatturato potrebbero rimanere a casa, la sospensione dell’IMU, della TARI oltre alla possibilità di detrarre fiscalmente il costo delle vacanze trascorse in Italia. A tutto questo va aggiunta una forte campagna di comunicazione e l’abolizione per il 2020 della tassa di soggiorno trasformandola in un premio di soggiorno di pari valore.