#ragionevolezzacontroilvirus
Angelo La Riccia di VOIHotels
Fra appelli alla calma e inviti a starsene chiusi in casa, fra economia al collasso e diffusione progressiva del virus, BARtù ritiene corretto dare la voce ai propri lettori, nel nome della ragionevolezza: professionisti che si sono ritrovati all’improvviso nella condizione di dover cessare temporaneamente la propria attività, anche in virtù dei decreti governativi che puntano a ridurre i contagi nell’arco delle prossime settimane. La nostra speranza è che questo obiettivo possa essere raggiunto in un tempo ragionevole e breve, che consenta la riapertura delle attività e la ripresa dell’economia.
Giorno dopo giorno intervistiamo i grandi operatori della ristorazione italiana, tra chef, sommelier, bartender, operatori dell’hotellerie, per intervistarli su cosa pensano del decreto che ha chiuso i loro ristoranti per il contenimento del Coronavirus e quale possa essere il futuro della ristorazione italiana: la parola al Direttore Marketing&Sales della catena VOIHotels, Angelo La Riccia.
Un sguardo che abbraccia l’Italia con la presenza di hotel 4 e 5 stelle a Venezia, Taormina, Roma, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, ma anche Zanzibar, Capo Verde e Madagascar, portando sempre l’eccellenza italiana.
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Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
La maggior parte delle nostre strutture è stagionale e quindi ci apprestiamo, passata l’emergenza, ad andare a regime sia con l’inserimento delle figure professionali sia con il percorso formativo, che accompagna l’inserimento dei collaboratori che già conoscono le strutture per averci lavorato e anche di quelli neo assunti.
Hai pensato di istituire un servizio di delivery per le cucine degli hotel? Qualche altro servizio o hai totalmente chiuso tutti gli hotel?
Al momento le nostre strutture sono chiuse, in quanto stagionali.
Cosa farai a casa ora che hai più tempo?
In realtà è cambiato in queste settimane il tipo di lavoro, se in una prima fase ci siamo concentrati sulla gestione della emergenza e delle cancellazioni e delle cosiddette riprotezioni, ora sto lavorando sul piano del rilancio, per il post crisi, sia dal punto di vista commerciale (posizionamento hotels, nuovi mercati e servizi per questi mercati, nuovi canali) sia su quello comunicativo (nuovo piano editoriale, strumenti da utilizzare etc.).
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
I clienti esteri ben conoscono e apprezzano l’ospitalità italiana. Come VOIHotels, noi mettiamo molto l’accento sui territori, nel senso che riteniamo che l’esperienza del viaggio sia incompleta se non inserita nel contesto geografico, culturale, storico in cui la struttura è posizionata. Per questo, le esperienze che proponiamo, sono sempre legate ai territori. Ad esempio, nei nostri resort il cliente può noleggiare un auto, elettrica perché siamo eco friendly, anche per poche ore per andare a visitare un luogo vicino
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto nei vostri hotel?
Non ho messaggi particolari da inviare. Collaboro con diversi gruppi di lavoro e associazioni di categoria e il lavoro che si sta facendo adesso è di mantenere il contatto commerciale con i clienti, senza spingere sulla parte di vendita.
Come pensi andrà il settore del turismo e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto?
Per il lavoro che faccio, sono ovviamente molto sensibile alla comunicazione. Al di là dei decreti in aiuto e supporto alle aziende che per fortuna il governo ha fatto, penso che serva un piano di comunicazione per il rilancio della destinazione, della promozione, per far passare il messaggio che l’Italia è ripartita e che rimane sempre e comunque, il paese più bello da visitare.
Di Camilla Rocca