Dopo la disastrosa acqua alta del 12 novembre, che ha colpito così duramente Venezia e la laguna, cominciano ad arrivare le prime risposte alla devastazione. La FIPE, Federazione dei Pubblici Esercizi e la AEPE, l’associazione dei Bar e dei Ristoranti di Venezia, si sono già mobilitate per sostenere gli imprenditori locali. La marea eccezionale che, lo ricordiamo, ha raggiunto i 187 cm, ha provocato danni ingenti non solo al patrimonio artistico culturale, ma anche a moltissimi tra bar, hotel e ristoranti. Sono diventate virali le immagini della hall del Gritti Palace invasa dalla marea, ma non si contano i danni registrati anche in moltissimi altri esercizi.
Il presidente di FIPE, Lino Stoppani ha già dichiarato l’intenzione di avviare una raccolta fondi per sostenere gli imprenditori colpiti. L’esigenza primaria infatti è quella di far ripartire le attività il più presto possibile. Nonostante i locali di Venezia siano pensati per fronteggiare l’acqua alta, come spiega il presidente di AEPE Ernesto Pancin, la natura epocale della marea era impossibile da contenere. Non sono risultate sufficienti le paratie e i più di mille esercizi pubblici presenti in città hanno subito dei danni. Basti pensare che durante l’acqua alta sono andati distrutti gli arredi, i magazzini, le attrezzature.
Proprio per questo, FIPE e AEPE si impegnano da subito per sostenere gli imprenditori nell’iter burocratico per ottenere i rimborsi. Già domani dovrebbe essere dichiarato lo stato di calamità che sbloccherà i fondi necessari per i primi interventi.
La Redazione di BARtù si stringe con affetto a tutti i Veneziani, cittadini e imprenditori, colpiti dall’acqua alta. Siamo certi che tornerete più forti di prima e non vediamo l’ora di parlare di nuovo dei vostri successi.