Si chiama Troy il nuovo vino con cui Cantina Tramin si confronta con i grandi Chardonnay del mondo. Nell’antica lingua locale significa “sentiero”, nome scelto per evocare un lungo percorso compiuto dalla storica azienda altoatesina. Una crescita qualitativa ininterrotta che prosegue da oltre vent’anni, testimoniata dai numerosi premi e riconoscimenti raccolti dai propri vini, nei quali la varietà Chardonnay era impiegata finora come importante componente della prestigiosa cuvée Stoan.
“Nel nostro territorio – afferma Willi Stürz, kellermeister di Cantina Tramin – per molti anni lo Chardonnay coltivato a quote elevate non era apprezzato, a causa della sua struttura esile. Con il passare del tempo abbiamo compreso come le piante potevano trovare il proprio equilibrio e ad avere basse rese in modo naturale, con un minimo intervento di regolazione delle quantità. Questo ci ha consentito di raggiungere i risultati odierni, di cui siamo molto soddisfatti”.
I vigneti si trovano in località Sella, sul versante orientale del massiccio della Mendola. Si collocano tra 500 e 550 metri d’altezza, quindi in posizione più avanzata rispetto a quelli di Gewürztraminer con cui si produce Epokale, il primo vino bianco italiano premiato con 100/100 dalla guida Robert Parker Wine Advocate.
Hanno un’età media di 25 anni e sono allevati in parte a guyot e in parte attraverso la pergola semplice aperta, con pendenze che vanno anche oltre il 30%. L’’esposizione è a sud-est e gode di giornate calde e soleggiate, con forti escursioni termiche notturne e la presenza di correnti fredde provenienti dalle montagne. I terreni sono composti da ghiaia calcarea mista ad argilla.
Per la prima edizione di Troy è stata scelta la vendemmia 2015, annata eccellente per i vini bianchi dell’Alto Adige
Nuovo vino da Tramin
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