Vuoi essere all’avanguardia? Allora non sprecare e ricicla. Come ha fatto il birrificio Ichnusa di Assemini in provincia di Cagliari che, in segno di rispetto non solo per la sua Sardegna, ma per il pianeta, rilancia il formato del vuoto a rendere, o meglio ancora del “buon rendere”, investendo sulla sostenibilità. L’iniziativa, che per ora ha coinvolto i locali dell’isola, prevede un riutilizzo delle bottiglie da 66 cl della Birra di Sardegna, quella con il tappo verde, con l’etichetta che, con le tre parole chiave “riuso”, “impegno” e “rispetto”, riassume la volontà dell’azienda di salvaguardare la Terra. La Birra Ichnusa, con alle spalle oltre cent’anni di storia, simbolo di tutta la Regione sarda, guarda, così, avanti, investendo per il futuro. E a proposito di investimento, l’azienda, che si è sempre contraddistinta per gli standard qualitativi all’avanguardia e per l’attento occhio di riguardo verso l’innovazione, per sostenere il nobile impegno ha adattato il suo ciclo produttivo che fra qualche mese sarà implementato dall’avvio di una nuova linea di confezionamento, dedicata proprio al formato vuoto a rendere. Matteo Borocci, Direttore del Birrificio di Assemini, spiega che: “L’investimento con la nuova linea per rilanciare il vuoto a rendere, favorirà nuove assunzioni, registrando un incremento tra il 10 e il 15% dell’intera forza lavoro del birrificio. Il mercato sta cambiando: se riusciamo a rilanciare il vuoto a rendere contribuiremo a salvaguardare questa meravigliosa isola che è la nostra casa”. Nel rispetto della sostenibilità, inoltre il Birrificio Ichnusa, grazie ad un lavoro attento e mirato, negli ultimi 5 anni è riuscito a tagliare del 30% i consumi dell’energia elettrica, del 35% quelli dell’energia termica e del 20% i consumi dell’acqua. A “buon rendere”.