Carne, carne e ancora carne. Ma anche una linea di cucina di ortodosso rispetto delle tradizioni fiorentine, “contaminate” con discrezione da piatti più tendenti al creativo. Sarà quel che sarà, ma questa inossidabile trattoria fiorentina, dietro Borgo Ognissanti (tra il Lungarno e la stazione di Santa Maria Novella), non delude mai. Tutt’altro. A cominciare dalla simpatia (autentica, non impostata) del personale di servizio, fino alla qualità delle materie prime, fino (fatto non certo trascurabile) al prezzo, che difficilmente supera i 50 euro, vini “normali” compresi: più che accettabili, se pensiamo alla qualità dell’offerta e al fatto di trovarci nella città più turistica al mondo insieme a Venezia. Chi sceglie di aderire alla toscanità, può scegliere dal menu, dopo una apertura a base di salumi con crostini ai fegatelli e l’ottima finocchiona con soppressata casalinga: pasta e fagioli zolfini, la ribollita con fagioli e olio di fattoria, i “famosi” rigatoni alla zuppiera, le pennette alla chiantigiana. Tra i secondi, le salsicce di maiale con patate arrostite, la bistecchina di vitella con fagioli, ma anche due uova al tegamino perfettamente eseguite, memorabili nella loro semplicità. Ma il vero motivo per arrivare fin qui è dato dalla Bistecca alla fiorentina, proposta per due a 58 euro, comprensiva di contorni, del peso di un chilo e trecento (un consiglio, suggerito dagli stessi titolari all’insegna della massima chiarezza: chiedere sempre il peso e, nel caso, fare i necessari calcoli). Chi vuole, ovviamente, se ne può pappare da solo quanta ne desidera, in barba al costume (molto milanesizzante), di ordinarne una per cinque (!). La carne è scottona, non chianina, ché la chianina vera è reperto introvabile (e spesso fraudolentemente spacciata per tale). Qui ai Tredici Gobbi la bistecca è proprio buona, grazie a frollatura, marezzatura, tenerezza delle carni: leggermente croccante all’esterno, morbidissima all’interno, con le parti grasse di succulenza maestosa: chi non volesse esagerare può ordinare una “Bistecca personale” da 500 grammi circa, che consentirà una soddisfacente esperienza gustativa: con 28 euro si toglierà lo sfizio e sarà pronto per affrontare il capitolo dolci con la necessaria sobrietà. A una cena siffatta, potrete abbinare i grandi Supertuscans, qui presenti in fitta e prevedibile schiera: ma non disdegnate un ottimo Poggio ai Ginepri dell’Argentiera (cabernet sauvignon, syrah, merlot) l’azienda vinicola della famiglia Fratini, ubicata in quel di Bolgheri, che è resa celebre nel mondo dalla eccellente produzione di vini griffati con la prestigiosa Doc Bolgheri.
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