Via Carlo Ravizza, 10
20149 Milano
02 4693206
www.ba-restaurant.com
Finalmente a Milano un grande, vero ristorante di cucina cinese, capace di entusiasmare e fidelizzare una clientela abituata da troppo tempo alle varie “pantomime” (fatte alcune doverose eccezioni) di molti ristoranti “cosiddetti” cinesi. Qui al Ba c’è l’impegno concreto e appassionato della famiglia Liu, originaria della Cina, ma naturalizzata italiana (sono di Correggio, in Emilia), che ha avuto la forza di creare (dopo anni di esperienza in altre situazioni) un punto di riferimento strutturato per chi ama l’autentica cucina cinese. In sala Giulia e Marco, rispettivamente 27 e 21 anni, accolgono il cliente con garbo, eleganza e discrezione: è la seconda generazione della famiglia Liu, proprietaria anche di un altro ristorante di cucina giapponese (sempre di alto profilo), l’Iyo in via Piero della Francesca, sempre a Milano. Nella recente esperienza al Ba, abbiamo assaggiato, nell’ordine, toast di gamberi, involtino primavera (fragranza e gusto memorabili), ravioli al vapore e ravioli alla griglia (inimitabili), cannelloni di gamberi (un primo piatto dai sapori intensi ma armoniosi). Fra i secondi, alcuni classici, ma anche piatti decisamente più creativi rispetto alla cucina di Canton che è il leit motiv dell’offerta di Ba: branzino fritto con pepe nero, anatra su foglia di insalata (da provare, doverosamente!), gamberi con mandorle in salsa agrodolce in cestino di patate croccanti… La leggerezza e la freschezza delle materie prime è ai massimi livelli possibili: e sa di poter contare sull’apporto di una brigata di cucina che è superprofessionale, a cominciare dagli chef Chung Ping e Ye Haiou, due chef per due cucine: la cosiddetta “vapore-olio.cottura” e quella “al salto”, due varianti che sono espressione di una medesima passione culinaria. Giulia in sala è bravissima, ma anche Marco (e Claudio) sono cordiali, efficienti e chiari nel descrivere minuziosamente i piatti proposti. I prezzi sono ragionevoli, soprattutto se rapportati alla qualità dell’esperienza. Interessante la carta dei vini, ma è preferibile degustare il thé verde proposto da Giulia e dalla affiatata squadra di ragazze e ragazzi che seguono la sala. “Noi amiamo quello che facciamo”, dice sorridendo Giulia salutando i clienti. Una frase che conferma come il cocktail “passione-fatica-professionalità” sia davvero il segreto del successo, come dimostra la fedeltà della clientela, soprattutto italiana.